Coreografie per Musical

Crisalide Ballet offre collaborazione ai gruppi amatoriali e professionali di Musical per la creazione di coreografie inedite, nonché per l’insegnamento e l’organizzazione di coreografie famose.

Offriamo altresì collaborazione a scuole di danza e di teatro per la creazione e l’insegnamento di coreografie per bambini dai 3 anni di età, e ragazzi / adulti di ogni età.

Silvia, l’insegnante, ha maturato esperienza nella creazione di coreografie in sceneggiature di diversi generi durante i suoi studi presso l’Accademia Off-Jazz di Nizza.

I giovani ballerini di Crisalide Ballet con MUSICALL di San Giovanni Bianco

Per avere informazioni su possibile collaborazione chiamate senza impegno Silvia al: 3406676650  o scrivete a info@crisalideballet.it

coreografie per musical e teatro

Coreografie per musical: cenni storici

Esiste forse la danza senza musica? Se la danza è espressione del corpo nello spazio, questa espressione è stata ispirata fin dalle origini dalla musica, linguaggio non verbale come quello della danza, che ha la caratteristica essenziale del tempo.

Il suono non è legato allo spazio come l’immagine, ma è caratterizzato dalla temporalità, (nascita-durata-fine).

La danza segue questa linea temporale e vi aggiunge la dimensione dello spazio. E’ come se la danza rispondesse all’esigenza di dare una forma concreta a quelle linee sonore e a quelle pulsazioni ritmiche che l’orecchio e il cerrvello umani colgono immediatamente nel ripetersi o nel divenire , ma che sgfuggono alla vista.

Due arti complementari

Musica e danza sono dunque due arti complementari, nel tempo e nello spazio, in simbiosi sin dall’antichità.  Dai riti delle civiltà arcaiche, per l’iniziazione delle tappe umane, sacrale, nuziale, per un buon raccolto, all’uso terapeutico da parte degli sciamani.

Due documenti fondamentali per la ricostruzione dello spettacolo greco classico sono il vaso di Pronomos e quello di Basilea (V sec a.c.) che mostrano attori, satiri e coreuti con maschere es trumenti musicali, in preparativi o momenti di spettacolo.
Nella consuetudine dello spettacolo greco, parallelamente alla classificazione di danze-canti da tragedia, commedia e dramma sartiresco (la terza forma teatrale a metà tra tragedia e commedia9, nacquerro il kommo, canto funebre articolato fra coro e attori, e l’embòlimon, un canto autonomo che prefigura addirittura l’aria del teatro d’opera moderno. L’ispirazione  e il collante di queste creazioni musicali connesse con coreografie di danza era sempre e comunque la narrazione, ossia il testo teatrale, con le sue azioni, i suoi stati d’animo, la sua interazione con il pubblico.

Nel Medioevo, nonostante le prese di posizione della Chiesa, la musica e la danza erano una forma diffusa d’intrattenimento del popolo e delle corti;gli artisti itinerranti – musicisti, acrobati, cantastorie- erano graditi nelle piazze e nei castelli. Il menestrello era osteggiato dalla chiesa perchè la sua musica profana (non ecclesiastica)  si accompagnava ad acrobazie o balli tradizionali come la saltatoria considerati espressione di sensualità e di superstizione.

Tra il Quattrocento e il Settecento nella cosidetta civiltà di corte europea  la danza e la musica divennero una tappa obbligatoria nell’educazione aristocratica.  Le composizioni strumentali erano organizzate in coppie contrastant come nell’abbinamento tipico pavana-gagliarda, lenta con ritmo binario la prima e vivace con ritmo ternario la seconda. La gagliarda sia come composizione che come danza è meno nota; la pavana invece è sopravvissuta fino al Novecento. Nelle suite cortigiane le suggestioni dominanti per la composizione musicale provenivano dai balli e dalle melodie tradizionali dei vari Paesi d’Europa, di origine nobile o popolare, che si prestarono perrsino alla messa in scena di situazioni “teatrali” d’intrattenimento per il pubblico.

Ma è il XIX secolo che concepisce il balletto come fforma narrativa e drammaturgica e, in assenza della parola, è la musica a svilupparlo e sostenerrlo completamente. L’ottocento fu il ssecolo in cui si difffusero enormemente i balli di società e di coppia. Musica e danza affrontarono così un nuovo e più ampio pubblico, diventando “popolari” e conquistando nuovi spazi. Sul finire del secolo il grande musicista russo Piotr Ilych Ciasjkovskij compose per i balletti  teatrali una musica “a programma” che potenziava le possibilità drammatiche della narrazione: ai colori orchestrali romantici si affiancarono anche gli aspetti folklorici della danza.

I compositori russi dominarono l’ambito del balletto anche nei primi decenni del Novecento: Nikolay Andreevic Rimskij-Korsakov, Alexander Borodin e Igor Stravinskij. Fu la musica a ispirare quei movimenti innovativi che rrompevano con la linea accademica e non a caso la reazione alla prima della Sagra della Primavera fu la rivolta del pubblico  contro tuttol’insieme dello spettacolo: la musica e la danza inauguravano insieme una nuova era.

Nello stesso tempo negli Stati Uniti d’America era nato il genere del musical (musical comedy) una forma di simbiosi tra danza, musica, canto e recitazione. Di facile comprensione  per le genti immigrate da ogni parte del mondo che non padroneggiavano la lingua inglese. Nello spettacolo musicale, canzoni e danza rappresentano un tipo di comunicazione diretta e non discriminante e le storielle con trame comiche e romantiche a lieto fine erano degli affreschi del sogno americano. Il Boom del musical coincide con la nascita del cinema sonoro; il matrimonio tra la perfezione tecnica del cinema e la convenzione teatrale esalta la danza sia nella particolarità che nella spettacolarità delle scene di massa.

Sarò felice di creare le coreografie per il vostro musical